“Yes, Future”. Svelata l’immagine ufficiale della 40. SIC
Notizie07.2025
«Un viaggio lungo cinque anni per riappropriarci delle emozioni condivise, per riaffermare le nostre identità, senza paura di usare il corpo come tela su cui dipingere nuove narrazioni, ma anche col coraggio di affrontare la tempesta e la perdita di ogni certezza. Cinque anni per arrivare a trovare il coraggio di gridare.
Un urlo primordiale, liberatorio, che non è pianto ma determinazione. Una canzone di rivolta che prende la furia libera e adolescenziale del punk per negare il no future che da sempre lo contraddistingue e ribadire invece il diritto di un domani in cui riconoscersi.
Siamo scritte sui muri, siamo un film uscito sul finire dello scorso millennio, siamo locandine sbiadite per le troppe fotocopie, siamo colori acidi, stronzi e romantici. Siamo resistenza priva di rassegnazione. Siamo la line-up di un festival musicale in terra sconosciuta. Siamo nati ieri, abbiamo quarant’anni di storie e continuiamo a venire al mondo ogni volta in modi diversi, imprevedibili e comunque inarrestabili. Siamo il rifugio di chi, nonostante tutto, resta in piedi e fa sentire la sua voce.»
(Mauro Uzzeo)
«La risposta migliore che si può dare, a un mondo che pensa di affidare la creatività alle macchine, è un urlo. Sincero. Autentico. Il contributo che puoi offrire agli altri è la tua imperfezione, i tuoi sbagli, i gesti sgraziati. C’è una storia dietro ogni graffio su un muro. Ci dice come è stato fatto. Ci dà il sapore del tempo. Di quel che è stato. Ma, soprattutto, parla di noi; della nostra esperienza autentica, che non può e non deve essere generata da un prompt ma deve vivere, inaspettata e urgente.»
(Emiliano Mammucari)
«Da sempre il graphic design riflette il tempo e le sue stratificazioni. Stavolta, visto che oltre a raccontare il 2025 della Settimana Internazionale della Critica, volevamo anche festeggiare i suoi 40 anni di storia, lo abbiamo voluto dimostrare LETTERALMENTE.
Abbiamo così reimmaginato il protagonista di Gummo, uno dei più celebri film presentati dalla SIC, che lancia il suo grido di ribellione su un muro. Abbiamo nascosto nella materia e nelle sue linee, segni di rivolta. E con la stessa attitudine punk/grunge ci siamo divertiti a rompere le classiche convenzioni delle grafiche istituzionali di un festival prestigioso come quello della Biennale, appuntandole a mano come i titoli delle canzoni nascosti nelle custodie delle cassettine.
Appuntandole a mano, come le cose che contano davvero.»
(Fabrizio Verrocchi)
Artwork: Emiliano Mammucari
Produzione creativa: Mauro Uzzeo
Design: Fabrizio Verrocchi
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