Tornare ad abbracciarci: l’immagine ufficiale della 36. SIC
Notizie07.2021
«Portiamo sui nostri corpi le cicatrici della pandemia che ci ha costretti ad allontanarci, isolarci, a vedere gli altri come qualcosa da tenere a distanza, per tutelarci. Abbiamo abbandonato i luoghi d’incontro, ci siamo chiusi dentro le nostre case e siamo usciti protetti da mascherine che coprivano metà volto, tenendo gli occhi bassi per la vergogna di mostrare timore. Ci siamo trasformati in isole per proteggerci e permettere a chi lavorava giorno e notte alla ricerca di una cura per questo disastro mondiale, di riuscirci.
E adesso che lentamente, un passo per volta, ci stiamo riappropriando di tutto quello che fino all’inizio dello scorso anno ci sembrava ovvio e scontato, abbiamo scelto di celebrare quanto di più prezioso stavamo perdendo, allontanandoci: l’unione, il trovarsi, annullare le distanze e tornare ad abbracciarci. Ricominciare a vivere e gioire assieme, riappropriandoci dei nostri corpi, degli spazi interni e di quelli esterni, a partire proprio da quella Sala Cinematografica che celebriamo in questa immagine tornando a riconoscerle il suo ruolo di assoluto crocevia di emozioni e esperienze.
In questa illustrazione – che è figlia diretta di uno scatto, di un momento di pura felicità immortalato nella nostra amata Sala Perla – abbiamo voluto raccontare il desiderio di tornare a vivere il cinema come un momento di condivisione e di sinergia tra le persone. Abbiamo scelto di far parlare soprattutto il bianco perché è il colore dell’equilibrio, della vita, dell’energia che unisce e ricongiunge tutti gli altri e lo abbiamo scolpito tracciando segni aperti e sospesi per disegnare figure ben strette le une alle altre, cui abbiamo dato corpo con retini e pennelli digitali così da avvicinare e unire assieme i mondi che più ci appartengono: la fotografia, l’illustrazione, la grafica, l’immagine.» Emiliano, Fabrizio e Mauro
Emiliano Mammucari è disegnatore, scrittore e illustratore. Inizia a fare fumetti nel 1998 con un graphic novel dal titolo Povero Pinocchio, edito da Montego, casa editrice che ha contribuito a creare. Nell’ottobre del 2013 porta in edicola Orfani, la prima serie mensile a colori della Sergio Bonelli Editore, pubblicata in tutto il mondo. Con Orfani: Terra, arco narrativo del 2017, passa anche alla scrittura. Suoi sono anche i disegni de La nuova alba dei morti viventi, rivisitazione del primo celebre numero di Dylan Dog. Nel 2018 ha pubblicato il libro Lezioni spirituali per giovani fumettari. Nel 2020 disegna Zardo, la graphic Novel “ritrovata”, scritta dal padre di Dylan Dog Tiziano Sclavi.
Mauro Uzzeo è da anni al servizio del fumetto, del cinema e della televisione. Sceneggiatore delle avventure di Dylan Dog, Orfani, Zagor, in coppia con Giovanni Masi crea Il Confine, universo narrativo cross-mediale. Sempre con Masi sceneggia Flash Vs. Zagor. È stato Direttore Responsabile del dipartimento creativo della Rainbow CGI, è il braccio destro di Iginio Straffi nella realizzazione dei cartoni animati del Winx Club. Ha lavorato agli effetti visivi del film L’ultimo terrestre di Gipi, ha curato la regia della sigla animata del film di Fausto Brizzi Com’è bello far l’amore, scritto la sceneggiatura di Monolith e Se mi vuoi bene, per la regia di Fausto Brizzi con cui scrive anche il film: Bla Bla Baby. Sceneggia il film Dampyr, e affianca al ruolo di sceneggiatore quello di Creative Producer per la serie animata Dragonero. Collabora col Dipartimento delle Pari Opportunità per diverse campagne a sostegno delle donne vittime di violenza. Partecipa alla più grande collettiva di fumettisti al servizio della mostra: 1938/2018 Ottant’anni dalle leggi razziali in Italia. Insieme a Daniele Bonomo, Paolo Campana, Stefano Piccoli e Fabrizio Verrocchi, crea l’ARF!, festival fumettistico che nel 2020, produce il volume Come Vite Distanti, disegnato da una rosa di ottanta tra i più importanti fumettisti italiani. Nel corso degli anni i suoi lavori sono stati premiati al Future Film Festival, ai Castelli Animati, al Lamezia Film Festival e al festival internazionale Animago. Come riconoscimento per la sua carriera e il suo ruolo di “agitatore culturale”, riceve nel 2016 il Premio Andrea Pazienza.
Fabrizio Verrocchi (Roma, 1979). Esordisce come character designer nel ’99 per la principale software house italiana per poi esplorare, come grafico e art director, l’advertising e la moda (BCVa, Sixty Group, Fendi), la progettazione di UI/UX in ambito web e mobile (Agid – Agenzia per l’Italia Digitale, Maiora Labs, RedBit Games, SciamLab) e l’editoria, principalmente a fumetti (Arancia Studio, BAO Publishing, Disney, Coconino-Fandango, Sergio Bonelli Editore, Star Comics). È Coordinatore Didattico per RUFA – Rome University of Fine Arts del corso di Graphic Design a indirizzo Fumetto e Illustrazione. Con Stefano Piccoli, Mauro Uzzeo, Daniele Bonomo e Paolo Campana è tra i fondatori di ARF! Festival di Storie, Segni & Disegni, il Festival del Fumetto che si tiene a Roma dal 2015, per il quale si occupa di brand identity e la comunicazione.
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