“In attesa dell’ultima tempesta”. Svelata l’immagine ufficiale della 39. SIC
Notizie07.2024
«Non è mai stato tanto difficile guardarsi indietro. Tre anni fa uscivamo da una pandemia spaventosa che ci aveva costretti tra le mura delle nostre abitazioni e tornavamo ad abbracciarci, a toccarci, a vivere di nuovo l’esperienza della sala cinematografica come qualcosa di importante perché condivisa. Abbiamo ribadito l’anno successivo la voglia di riprenderci tutto, di occupare spazi con sguardi sfidanti, orgogliosi, fieri del nostro essere creature in eterno movimento. Soltanto l’anno scorso, però, cercavamo già il ritorno a una dimensione più intima e personale. A una narrazione che partisse dal corpo e che al corpo tornasse, vedendolo come veicolo assoluto di codici e racconti.
E ora? Cos’è ora? Ma soprattutto, ora quando?, se da ciò che è accaduto ieri sembrano già passati giorni, fagocitati come siamo da informazioni che si sommano alle precedenti, istante dopo istante, giungendo da ogni angolo del globo e capovolgendo ogni illusoria stabilità. Annichiliti da un mondo che sembra aver perso ogni umanità, senza alcuna certezza nel domani, ci sfaldiamo, perdiamo le nostre fattezze, disfacendoci in dubbi, paure e aria, in attesa della prossima tempesta che ci spazzerà via. Intorno a noi, strade prive di cartelli o indicazioni. Poca luce. Solo la consapevolezza che la natura resterà a guardare tutto quel che ci accadrà, sopravvivendoci.
E dopo?
Grande è la confusione sotto il cielo.
La situazione, forse, non è del tutto eccellente.»
(Mauro Uzzeo)
«A volte, per andare avanti, c’è bisogno di togliere.
Graffiare lo strato superficiale, andare a fondo. Cercare le forme nude, scarne, distruggere per poi ricostruire. E continuare a muoverci, senza fermarci, fino al cuore della tempesta. Ci piace l’idea di unire i linguaggi: l’abbiamo fatto con il cinema, il disegno, la fotografia. Questa volta abbiamo avuto voglia di cercare i colori dentro strutture primitive, in contrasto col mondo che, mai come in questi ultimi anni, ci offre uno spettacolo giornaliero di bellezza levigata e smussata. Così abbiamo lasciato correre i pensieri dentro l’immagine, centrifugando la figura, storcendola, sporcandola, perché ci è sembrato un buon modo di raccontare il presente.
Se quello che abbiamo intorno è incerto, è proprio dall’incertezza che bisogna ripartire.»
(Emiliano Mammucari)
Creazione grafica: Emiliano Mammucari
Produzione creativa: Mauro Uzzeo
Design: Fabrizio Verrocchi
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